Derisi da alcuni, insultati spesso, invocati da altri. Anche inquest’occasione
la generazione Z si trasforma in Angeli del Fango,come nell’alluvione di
Firenze del 1966 quando loro non erano ancora nati, come in occasione
di terremoti e catastrofi del territorio. E riescono a coniugare la protesta e
la disapprovazione con gesti concreti di solidarietà

Non è maltempo quello che si è abbattuto sulla Regione Emilia negli scorsi giorni ma sono i segnali di una crisi climatica sempre più insistente e persistente che si appresta a diventare normalità o addirittura quotidianità. Come se fosse un qualcosa che non dipende da noi e che comunque vada, deve essere accettata. A non pensarla così sono gli innumerevoli giovani, la nostra generazione Z, meglio rinominata come gli “Angeli del Fango”, che si stanno dimostrando importanti nel soccorso delle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna.

Nonostante vengano spesso descritti in modo negativo, si stanno rivelando indispensabili nella pulizia e nel ripristino delle strade invase dal fango dopo la tragica esondazione del fiume Savio.  “ I governi devono agire e farlo subito: stop ai combustibili fossili e all’emissione di gas serra e sostanze inquinanti, basta trivellazioni e cementificazione”. Queste sono le prime dichiarazioni da parte di Fridays For Future Italia che continua “Morti, sfollati, paesi distrutti, strade bloccate sono disastri dei quali dobbiamo assumerci la responsabilità. Centinaia di persone stanno tirando fuori dal fango i propri affetti personali: sedie, scarpe, biciclette, libri, fotografie…Non possiamo restare a guardare, non ci riusciamo. Ci uniamo alla rete di volontari che stanno prestando soccorso a tutte le persone colpite, aiutando a rimuovere l’acqua sporca dalle strade e far riemergere qualche spiraglio di normalità.”

Volontari da tutta Italia si stanno mobilitando nelle ultime ore per aiutare. Un’ondata di solidarietà che parte da loro, dai nostri giovani che attraverso tutti i canali social come, Facebook, Twitter, Instagram, Telegram e Tiktok si sono coordinati per raggiungere le zone alluvionate, senza chiedere nulla in cambio se non amore e vicinanza per tutte quelle persone che hanno perso tutto.

Alla faccia di chi dice che i giovani d’oggi non hanno voglia di rimboccarsi le maniche e lavorare ci verrebbe da dire. Inoltre, navigando su Telegram esiste una chat che si chiama “Gruppo Volontari Forlì” dove si rinnovano le richieste d’aiuto e vengono segnalate particolari criticità e richiesta ulteriore di altri Angeli del Fango.

Il Comune di Forlì sta ricevendo in queste ore tantissime offerte di aiuto. Il sindaco Gian Luca Zattini ringrazia a cuore aperto: “Chi vuole dare una mano non lo faccia in maniera autonoma, ma si registri al numero 0543712301 per organizzare squadre e zone di intervento in modo professionale. Vogliamo infatti consentire a chi opererà di avere una copertura assicurativa perché ci sono ancora pericoli. Facciamo in modo di creare un concetto di squadra, con lavori coordinati. Vi ringrazio, in questo momento tanti contributi sono preziosi per la città”. 

Nel frattempo, gli attivisti di Ultima Generazione hanno colpito ancora con un nuovo blitz davanti al Senato: gli attivisti stavano manifestando davanti a Palazzo Madama e due di loro si sono cosparsi di fango. “Il governo deve prendersi le proprie responsabilità. L’alluvione dell’Emilia-Romagna era un disastro annunciato. Portiamo il fango della politica nel palazzo della Politica”. Queste sono le loro dichiarazioni.

Il cambiamento climatico tuttavia, ci teniamo a ribadirlo, farebbe molti meno danni se non fosse associato ad una buona dose di negligenza. L’Italia è l’unico tra i grandi paesi europei a mancare di un Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Un documento essenziale, del quale se ne sta riparlando solo ora, troppo tardi, sintomo di una politica impreparata e sempre più indietro rispetto a ciò che sono le emergenze attuali.

Quanto ancora saremo disposti ad accettare, quando le alluvioni e la siccità devasteranno campi e raccolti, e quando il cibo costerà troppo?

Federica Rochira, Website Founder