L’abbandono dei rifiuti è un problema che assilla le nostre città.
Malcostume, noncuranza, ignoranza. Occorre vigilare ma anche
prevenire con l’informazione e la formazione consapevole dei
cittadini, grandi e piccoli.

Littering, dall’inglese abbandono, è un crescente malcostume che vede i rifiuti gettati o abbandonati con noncuranza nelle aree pubbliche invece che negli appositi bidoni o cestini dell’immondizia. Questo fenomeno sempre più in crescita, specie negli ultimi anni, si è amplificato con le nuove abitudini alimentari e di tendenza, come ad esempio, il take-away e assunzione di pasti fugaci fuori casa con prodotti usa e getta (tovaglioli di carta, cannucce, bottiglie, lattine e

piatti) .Basti solamente pensare che le conseguenze dovute a piccoli gesti, come buttare via o abbandonare per strada mozzicone di sigaretta, chewing gum,bottiglie, lattine, mascherine, cartacce, sacchetti di plastica e piccoli imballaggi, possono rappresentare un ulteriore pericolo per il nostro ambientale e raggiungere effetti sulla qualità della vita e su costi di igiene urbana altissimi.Non è semplice tracciare l’identikit di chi abbandona, poiché è un comportamento trasversale sia per età che per fasce economico-sociali. Ciò che sicuramente accomuna tutti i soggetti è la scarsa sensibilità ambientale, il ridotto senso civico e la totale noncuranza per i beni comuni. L’abbandono dei rifiuti è un problema diffuso ed è indice di un degrado non solo ambientale ma anche culturale. 

I rifiuti gettati nell’ambiente, spesso per le loro caratteristiche chimiche e tossicologiche, compromettono la qualità del suolo e delle acque e di conseguenza compromettono la salute umana e animale. Gli ingenti costi per bonificare le microdiscariche abusive e per la gestione del littering ricadono sull’intera collettività e vanno a sommarsi a quelli della raccolta e smaltimento rifiuti. Ancora più onerosi sono gli accertamenti necessari per definire la composizione di materiali di dubbia natura e per capirne lo smaltimento adeguato. Le Pubbliche Amministrazioni devono attivare forme di controllo di vario genere soprattutto per le grandi discariche abusive. Questa battaglia si può vincere solo con la prevenzione. Occorre puntare sull’informazione diretta alle varie fasce di popolazione e sull’educazione ambientale. Una delle soluzioni più efficaci è quella di educare i cittadini tramite percorsi di responsabilizzazione e sensibilizzazione.

Per questo riteniamo che sia essenziale il ruolo degli educatori e della scuola nei confronti dei più piccoli, insegnare loro fin dalla tenera età ciò che è giusto o ciò che è sbagliato anche attraverso dei giochi ludico/ricreativi. Ed è il fondamentale motivo per cui riteniamo che sia ulteriormente importante avere anche un corretto approccio formativo con gli adulti.

Recentemente in alcuni comuni sono stati presi dei provvedimenti: ordinate delle multe per coloro i quali inquinano o abbandonano i rifiuti per strada, nei parchi, sulle spiagge ecc., ma solo se beccati in fragrante violazione. Ciò comporta che laddove i controlli non sono costanti, chi decide di deturpare l’ambiente lo continua a fare senza capirne l’importanza.

E’ essenziale, quindi, sviluppare non solo delle iniziative per coinvolgere la cittadinanza ad essere attiva ed attenta ma è essenziale tutelare il nostro ambiente, in quanto non abbiamo più tempo.

 Federica Rochira, Website Founder